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Con la tradizionale chiusura dell’urna della Beata Bonizzella Cacciaconti, presso la chiesa parrocchiale, si sono concluse a Trequanda le celebrazioni per la tradizionale festa di maggio. Un appuntamento solenne e partecipato, da tutta la comunità trequandina, che si stringe attorno alla Beata Bonizzella Cacciaconti, figura cruciale nella storia del piccolo e incantevole borgo toscano. I festeggiamenti si sono aperti sabato 3 maggio e sono culminati lo scorso weekend, in cui l’urna della Beata è stata aperta alla devozione di tutti i fedeli fino alle ore 21:30 di lunedì 12 maggio, quando è avvenuta la cerimonia di chiusura, alla presenza delle autorità civili e religiose.

Tradizione e rinnovamento. Le celebrazioni in onore della Beata Bonizzella sono state caratterizzate da alcuni appuntamenti tradizionali, quali il pellegrinaggio a Belsedere di domenica 4 maggio, e la rassegna corale presso la chiesa parrocchiale. Tanti gli intrattenimenti per grandi e piccoli durante la settimana degli eventi: dalla dimostrazione di volo libero con uccelli rapaci di Falconarus, all’esibizione della banda La Folkloristica di Bettolle, allo spettacolo di fuoco e fachirismo di Fire Aida.

Ma l’edizione 2025 della festa è stata caratterizzata da due importanti novità. Sabato 10 maggio si è tenuto il convegno “Miele e Territorio”, a cura degli esperti dell’associazione Toscana Miele, che ha inaugurato un momento di approfondimento sulla produzione di miele, così fortemente legato alla figura della Beata Bonizzella, e che ha dato importanti nozioni ai produttori locali. Di grande importanza poi la presenza delle contrade di Trequanda alle celebrazioni: i tre gruppi di giovani hanno sfilato in corteo storico prima delle cerimonie religiose, e hanno offerto dei ceri alla Beata prima dell’apertura dell’urna. Anche questo innovazione, nel solco della tradizione, manifesta l’importanza della festa per tutta la comunità.

Si chiudono le celebrazioni della Beata Bonizzella, giornate intense che hanno riportato al centro la forza della nostra comunità. È stato un periodo ricco di momenti significativi, tra spiritualità e tradizione, in cui Trequanda ha saputo ancora una volta dimostrare grande partecipazione – è il commento del Sindaco Andrea Francini - Un sentito ringraziamento va al comitato organizzatore, a Don Sergio e alla diocesi, alle associazioni locali e a tutte le persone, tra volontari, cittadini e famiglie, che hanno collaborato con passione e generosità per rendere possibile tutto questo. In un tempo segnato da incertezze e tensioni, abbiamo voluto ribadire con forza i valori che ci uniscono: la pace, la solidarietà, il rispetto reciproco.”

Appuntamento quindi a maggio 2026, quando Trequanda tornerà a celebrare la sua Beata, con una nuova edizione della festa, ancora più sentita e partecipata!